martedì 31 gennaio 2012

eccomi migrata

la valigia di cartone è lì nell'angolino, sperando di aver portato dietro questi quasi 6 anni di splinder, qualche foto è rimasta indietro, tutti i video di youtube sono andati, ma almeno io ci sono...il mio spirito è lì, quanto ho scritto, i miei pensieri...
mi sono anche un po' riletta nello spostarmi mi chiedo che fine abbiano fatto quelli che seguivo (magari distrattamente), ho trovato Anonimista, così come TipTop, e ForeverHachikiko, gli altri li dovrei cercare con pazienza lo farò... o almeno ci proverò

certo un po' di tristezza mi viene, ripenso a quello che è stato fino ad ora, a chi ho incontrato nella mia breve esperienza su splinder, a chi non c'è più, a chi - pur non scrivendo più un blog - è rimasto nella mia vita in maniera permanente

ora inizia una nuova avventura, e speriamo bene!

giovedì 5 gennaio 2012

strade vecchie strade nuove

e si ricomincia da qualcosa di nuovo, sperando che vada meglio che con la prima esperienza, al momento del mio vecchio blog mi rimane un file .xml che blogger mi dice non importabile qui, neanche stessi importando carne o frutta e verdura negli States... speriamo io possa prima o poi farlo...

nel frattempo mi toccherà scoprire qualcosa di più su chi mi ospiterà d'ora in poi...

venerdì 9 dicembre 2011

cose da dimenticare...


La notte io non dormo e se dormo sogno, parlo
e poi mi sveglio e nelle orecchie ho l'eco di un mio urlo
cose, da dimenticare...
 (...)Quest'anno vado prima al mare
così ho tempo per pensare
e faccio scorta di pensieri che non bastano mai
ne voglio quattro sull'amore, due sul fatto che si muore
voglio avere tutto chiaro, giuro, vedrai
Ci sono troppe porte, per le mie braccia corte
le avevo chiuse tutte e invece adesso sono aperte
cose, da dimenticare
frasi,da dimenticare
Ma io io non mi sento pieno nemmeno un po'
e faccio ancora il pugno con la mano
ma non lo userò
Quest'anno vado prima al mare
così ho tempo per pensare
e faccio scorta di pensieri che non bastano mai
ne voglio quattro sul dolore, sulla gioia due parole
non commetterò più errori, giuro, vedrai (...)



per fortuna che non mi legge nessuno, perché sennò adesso sarei sommersa da critiche... mi dispiace, ma lo scrivere è diventato un impegno che non riesco più bene a gestire...

e tante cose sono accadute... tante ne avrei scritte, ma poi sono passate...

splinder chiude, ed una parte di me si chiede cosa fare adesso, migrare? dove? come?

però, quella parte attualmete è schiacciata... ho un dolore dentro, che si esprime prevalentemente con occhi gonfi, e lacrime a go-go...

ho dovuto dare un addio, cosa che non avrei mai voluto fare... ho salutato per l'ultima volta la persona che mi è tra le più care, quella che c'è sempre stata, e che era mio vanto di averla nella mia vita
 



mia nonna
 



ed adesso non trovo pace, paradossalmente ne trovo un po' nella sua casa, circondata dalle sue cose, e dalla sua tribù di figli, nipoti, bisnipoti, amici di lunga data... ma è un palliativo...

una delle mie cugine durante il funerale ha preso la parola, ha detto che nonna era bella, di una bellezza eterna, non parlava della bellezza esteriore, o almeno non direttamente, parlava di quella bellezza interiore che è talmente dirompente e forte da esplodere fuori... 

 se penso a lei mi viene in mente quel suo sorriso un po' sghembo, la sua frase di incoraggiamento/porta fortuna ("buone cose"), la pazienza infinita con noi nipoti (salvo poi chiuderci in giardino) quando scorrazzavamo per casa facendo un casino pazzesco (a volte la minaccia era "mi chiudo l'apparecchio!!"), ma anche la sua forza, che l'ha portata ad andare avanti anche in momenti in cui il dolore la uccideva dentro...

se penso a lei mi viene in mente la sua camminata: decisa, dritta verso la meta, quasi una corsa, la ricordo composta mentre io mi scapicollavo dietro, decisamente scomposta... per anni è stato così, anche quando pure il bastone si era aggregato alle nostre maratone...



è difficile spiegare agli altri la mia paura per questa mancanza, il vuoto che sento dentro, magari anche il senso di colpa, lei era il perno di una famiglia per me meravigliosa, la mia... ed ora mi chiedo che succederà, non è la casa che mi preoccupa, non sono i beni, no... non m'interessa quella parte...

con lucidità guardo mia madre ed i miei zii, sono stanchi, anche loro gli occhi gonfi, c'è chi non è arrivato per tempo e soffre, chi l'ha fatto per un pelo ma si sente in colpa per la lontananza, chi ha perso la sua motivazione e non dirà più "Bella come il Sole!", capisco che, se è difficile per me o per uno qualsiasi dei miei cugini, per loro lo è ancora di più...

ed ora non so più che mi aspetta, vorrei solo avere un po' della sua forza...

ma non mi resta altro che continuare a dire "Ciao Nonna, ti voglio bene"



[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Tl7ItTsBzNY]

martedì 2 agosto 2011

è questione di organizzazione e cecità momentanea...


un paio di settimane fa, cena con colleghe - poche, di nascosto... sembra d'essermi iscritta alla carboneria, o d'essere ritornata ai tempi del liceo quando si faceva le cose ma quella o l'altra non lo dovevano sapere... ma quando finirà??

ad ogni modo, dopo un po' (sono lenta io) mi rendo conto che a tavola, su 6 commensali ci sono 4 separate, una che non ha mai avuto legami sentimentali ed io... che ormai convivo da quasi 11 mesi

si inizia a toccare l'argomento uomini, ovviamente le separate sono quelle che più sparano a zero, una di loro arriva persino a dire "eh no, è che sono deficienti, più di un tot non ce la fanno, non ci arrivano... sono proprio bacati..." (btw nel mazzo include anche il figlio che è ancora alle elementari), tra tutto questo sparare a zero c'è una persona muta - la collega single da sempre - e la mia voce che prova ad obbiettare: "beh no, dai, non sono poi così disastrosi, se pure noi non stessimo sempre ad intervenire prima che loro si mettano in moto... io poi vedo che le madri di figli maschi proprio tendono a non fargli fare nulla, magari se invece di farli stare nella bambagia li lasciassero fare..." no, proprio no, alla fine loro continuavano a ribadire che l'uomo, il maschio, è difettato...

ma io dico, per una volta che difendo la categoria, ed anche il mio uomo, proprio devo essere smentita così? perché, rientrando a casa intorno alle 23.30, mi trovo la seguente situazione domestica tutte le luci di casa accese (in barba alla bolletta), i piatti del giorno (colazione, porta pranzo e piatti della cena) da lavare, pc fisso e portatile accesi, letto sfatto, custodia di chitarra aperta per terra in camera da letto con chitarra dentro pronta per essere calpestata (se Jimi le bruiciava perché mai noi non dovremmo calpestarle?), ed Igor che, a quel punto si affrettava a preparare il pranzo dell'indomani per tutti e due...

ecco, è in momenti come questo che, col mio bel caratterino di m, mi chiedo "ma chi me lo fa fà?"

le sue armi vincenti? lo sguardo da cucciolo cerca famiglia e l'abbraccio, tempo massimo un'ora e mi passa, e rimane la speranza d'avere ragione io...


 



no, non son bacati è questione di organizzazione e cecità momentanea...

lunedì 1 agosto 2011

figli: fortuna o disgrazia?


<chiedo scusa per l'assenza, ma è diventato un po' più complicato trovare l'ispirazione ed il tempo>
 



in questi ultimi mesi mi sono trovata a leggere blog scritti da persone che (oltre al fatto che sono più brave di me a scrivere ed a gestire un blog), partendo dalla loro esperienza genitoriale, hanno avuto e sentito la necessità di scrivere e descrivere quest'ultima - ovviamente non si limitano solo a quello, anzi sottolineano di essere altro oltre ad essere genitori -, ho così potuto farmi gli affari di wonderland, B Stevens (o mammaepoi), Elasti e Fefo...

tutte persone che dalla loro esperienza sono uscite arricchite, con uno slancio in più, che raccontano di essere altro (le prime tre) oltre a genitori di bimbi belli, sani ed intelligenti. Dai loro racconti, ma soprattutto da quello di Fefo (padre in Svezia, che ha potuto usufruire di un congedo parentale di 4 mesi per ciascuna delle sue figlie), è partita la mia riflessione.

perchè mai essere madre - perchè poi è lì il grosso del problema - qui in Italia è considerata una sventura (da parte del datore di lavoro e poi a cascata da parte di colei che si troverà a farlo il figlio) - qualche giorno fà sentivo un editore lamentarsi del fatto di avere la sventura di avere due dipendenti in gravidanza, si lamentava del fatto che una era già in congedo e che l'altra stava per andarci ... per lui erano solo un peso ed una sciagura....

e poi, perchè un uomo (potrei pure dire il mio ragazzo ma noi al momento non siamo in procinto di fare figli) non può (o meglio finisce per non avere voglia di farlo) usufruire del congedo parentale, quando invece è una delle esperienze più incredibili che si possa fare... attualmente non conosco nessun padre di famiglia che abbia deciso di usufruirne, vuoi perchè sul luogo di lavoro non si viene incoraggiati a farlo vuoi perchè (retaggio culturale? del paleolitico?) non s'è mai visto l'uomo a casa dietro i figli mentre la moglie è al lavoro...

fatto sta che, nel corso della mia breve vita lavorativa, ho visto (e vedo) donne che fanno i salti mortali per convincere il loro datore di lavoro che la loro gravidanza non li danneggerà, per riuscire ad esserci nella vita dei loro pargoli - a volte anche dovendo ricorrere al trucchetto (che sinceramente non amo) del trasformare la maternità in certificato per malattia .

se poi penso che, nel febbraio di quest'anno ero in piazza con tante altre donne (e molti uomini!!!), per chiedere - oltre a non essere più considerate bamboline o corpi senz'anima (vedi le varie Ruby Noemi etc) - la possibilità di vivere appieno come donne, di non essere discriminate perchè magari in futuro si sarà mogli e madri (non so forse questa richiesta è un po' sfuggita a chi è rimasto semplice spettatore), di essere considerate alla pari nei diritti come nei doveri, do you know what I mean?

io comunque, ad oggi, mi chiedo perchè una donna debba decidere fra carriera e famiglia, e spesso si trova costretta a rinunciare ad una delle due; non comprendo il perchè l'educazione dei figli, il crescerli e tutto il resto sia solo un ruolo femminile (come dire che la funzione dell'uomo si limita a quella di "donatore")... e poi vedo (leggo soprattutto) che in altri paesi la donna che è moglie e madre può essserlo senza dover rinunciare alla donna che lavora, anzi, per determinate posizioni (e non si tratta di segreterie etc) sono richieste donne con famiglia, con esperienza nella gestione di casa e figli, e che quindi un altro modo è possibile...

e quindi mi chiedo "quando?"

quando sarà possibile tutto questo anche qui? senza avere rimorsi perchè così facendo si trascurano i figli, senza doversi sacrificare per il bene della famiglia, senza dover trovare un paese nuovo dove poter usufruire del diritto ad avere una famiglia che qui diventa quasi una "grazia" concessa da chi assume la dipendente...

se non ora, quando?

spero di poterlo vedere e vivere di persona e non solo di leggerlo da altrui racconti

giovedì 26 maggio 2011

mastro lindo e la bambina


prendete una sala piena di gente, tutta in attesa di fare la visita (1a o seconda) o la medicazione post laser ad eccimeri, metteteci pure che sono più o meno tutti arrivati intorno alle 7 am per prendere il numeretto per pagare alle casse - che aprono alle 8 am - per poter iniziare la visita - che dovevano iniziare con la prima alle 8.30 am...

mettete che sono le 9.45 am e nessuno ha ancora detto di che morte devono morire... e mettete che ci sto pure io lì in mezzo

mettete una specie di  mastro lindo, uguale uguale, con i tatuaggi ed i piercing perchè mastro lindo sul lavoro ha quell'immagine pulita, linda, ma quando stacca toglie il fondotinta dalle braccia svelando i tatuaggi e si rimette tutti gli orecchini... mettete che se ne sta da una parte e che intorno a sè ha il vuoto

mettete una bambina di anni 4, credo non di più - suppongo-, che corre in giro per la saletta, "scattando" foto col portachiavi della madre che, guarda caso, è a forma di reflex e fà pure il rumore di una reflex... mettete pure che, se il soggetto non la guarda lei arriva di corsa e gli molla un pugno o una spinta...una bambina che fà tutto questo perchè è nell'età del praticamente tutto è concesso
 perchè è "machecarina!!"

mettete che la bambina arriva e molla un papagno sulla gamba di mastro lindo...

ecco... sarebbe stato interessante vedere se si trasformava in Hulk... solo per una volta, ma non per prendersela con la bambina....

ha sorriso, la madre, di rimando, dice alla piccola riferendosi all'aspetto minaccioso del povero mastro lindo "tu pensa se il signore si arrabbiava poi!" ecco, non per dire, ma io sono cresciuta a colpi di: "questo non si fà" "quest'altro non si dice...", una via di mezzo tra il castrare il bambino e l'offendere gli astanti ci sarà?

per la cronaca: per mia fortuna ero la 4a della lista, sono uscita alle 10 passate ed ho fatto in tempo ad arrivare al lavoro senza sforare il permesso...ma che fatica!!!

venerdì 29 aprile 2011


Disclaimer: quanto state per leggere è stato scritto in regime di semi cecità, qualsivoglia errore di digitazione è dovuto alla mancanza di messa a fuoco e da conseguente incapacità di rilettura, non me ne vogliate e, come Montalbano, non mi scassate i cabbasisi...

mercoledì 13 aprile, come precedentemente annunciato, ho fatto il laser agli occhi, per togliere gli occhiali; è quindi dal 13 aprile che sono dai miei in malattia, ad oggi metto a fuoco decentemente solo col sinistro (con mia somma sorpresa), il destro sdoppia le lettere da vicino e sfuoca tutto ciò che è lontano... ho un umore piuttosto alterno in merito...

ad ogni modo, dopo un'iniziale sollecitudine durata i primi 5 giorni, i più dolorosi (caratterizzati da tre di febbre ed occhi chiusi), dopo l'intervento, mia madre - che si svegliava a mezzanote, o all'una o alle due per cercare di mettere le gocce a lume di candela a me, che, oltre a non tollerare qualsiasi tipo di luce, proprio non riuscivo ad aprire gli occhi, insomma una vera sofferenza - ha esordito la scorsa settimana dicendomi: "quand'è che te ne vai?". ieri invece mi ha solo detto che le sue orchidee non ricevevano più abbastanza luce dal mio rientro in casa...
eh già, perchè quella che è stata la mia camera fino a settembre è diventata serra e sala pc, i miei cassetti vuoti sono stati riempiti dalla roba del cucito di mia madre... fin qui nulla di strano,  comprensibilissimo che mia madre desideri rientrare alla sua normalità

ieri sera mio padre, invece. scherzando (ma sì sa scherzando scherzando si disse la verità) mi ha detto che con me in casa non c'è più tanta libertà per la loro intimità.. O.o oddio ho passato la notte ad immaginarmi i miei che, finalmente liberi visto che una figlia si è spostata nell'appartamento piano cantine ed un'altra è andata a convivere, testavano ogni angolo della casa... ecco, immaginavo che non si fossero limitati a conoscersi intimamente quelle due sole volte, ma... non so se essere felice per loro (evvai sesso tra la terza età!!! no vabbè...non mi fulminate, non è poi così terza età...) o... vabbè sono felice per loro, fa piacere sapere che dopo 33 anni assieme (1di fidanzamento e 32 di matrimonio) l'intesa ancora ci sia

mia sorella è l'unica che ancora si mostra entusiasta della mia presenza, del resto non deve dividere la stanza con me, quindi le è più facile mostrare gioia in merito alla mia presenza...

nel mentre, Igor, finalmente libero in casa, è riuscito a... ammalarsi, dopo 2 giorni di mia assenza è dovuto riparare anche lui dai suoi, salvo che la sua resistenza è durata sì e no due giorni, adesso però la nostra casa è provvista di un magnifico termometro ecologico (io voglio il digitale!!! non mi ricordo mai quanto tempo vanno tenuti quei cosi, devono fare bipbip come il road runner!!). in compenso si consola con gli acquisti tecnologici, adesso casa è dotata di un pc incredibile, le cui caratteristiche non sto a decantare (non me le ricordo), ma che sicuramente sa fare di tutto, ieri mi ha annunciato che era arrivato lo schermo, ed ha inviato un mms foto a testimonianza (eh già perchè ormai è una settimana che più o meno il display del cellulare lo riesco a "vedere"). ogni tanto mi chiede quando rientrerò a casa, ma suppongo si stia organizzando per subaffittare il divano... no vabbè, non lo farebbe mai... spero...

adesso devo solo decidere se farmi prolungare la malattia perchè non posso stare più di 5 minuti a guardare uno schermo, o rientrare finalmente alla mia normalità anormale... a sapere che decidere...